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Immagine del redattoreMama Killa

Quanto vale un Abbraccio?

Con i primi raggi di sole della giornata che illuminano le mie dita mentre scrivo, metto giù un'emozione preziosa, la plasmo in lettere e cerco di darle la forma che merita per essere condivisa. E lo merita ancor più per il periodo in cui stiamo vivendo, per questo Tempo. In questo tempo in cui tutto è rallentato, quasi come se avessimo trattenuto il fiato. Quando trattieni il fiato, tutto si ferma e puoi arrivare a sentire il battito del tuo cuore, puoi arrivare a sentire che sei viva. Così mi sono sentita in questo Tempo. Non che sia cambiato molto da prima, ma semplicemente tutto andava, e forse va ancora, più lento, a ritmi naturali. Ho trovato il tempo per impastare, per imparare a tessere, per continuare a studiare permacultura, per leggere e per lavorare su me stessa. Ma dopotutto è la condivisione che arricchisce, e così appena abbiamo potuto, abbiamo iniziato ad accogliere tutti i nostri Cuori da noi. Nell'ultima settimana mi sono resa conto ancor di più, di quanto valga davvero un abbraccio. Tutto si è trasformato ed è in continua trasformazione... Ciò che prima era scontato, ora è voluto, sentito. Perchè ora, un abbraccio ha il sapore di un atto di coraggio. Quella prima finta incertezza, quegli sguardi un po cauti che poi si trasformano subito in un "va tutto bene" e con un gran sorriso si uniscono in un solo corpo, avvolto da braccia che desideravano ConTatto da molto tempo. E stai lì, ne senti la stranezza e ti accorgi della bellezza di quella che era stata una gran mancanza, la mancanza di quel tuffo pieno nel corpo dell'altro, di accoglienza, di calore, di amore. E mai avremmo pensato di sentire questa mancanza con un amico, amica. Invece ci ritroviamo lì, in quell'abbraccio pieno, senza paura, godendo di ogni istante di Bellezza regalata; che abbiamo scelto di regalare e di regalarci... quell'atto d'amore che oltre ad essere puro ed incondizionato, Oggi, è un atto di fiducia verso sè stessi e verso l'Altra,o. Le origini della parola "Abbraccio" non sono note, ma esistono delle teorie. Quella che mi piace di più è quella che vede comparire il verbo "abbracciare" per la prima volta nel 1560 e potrebbe essere correlato ad una parola di lingua nordica, hugga, che voleva dire comfort, star bene. E se il comfort, se lo star bene, indubbiamente porta benEssere, mi piace credere fortemente di poter nutrire il mio corpo e il mio spirito di questa gran medicina chiamata Amore.


Un Abbraccio grande da Cuore a Cuore, a Te che stai leggendo.Che tu possa condividerlo.


Illustrazione: web.







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