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Progettando con Cuore, naturalMente.

Scorzè, 17 Luglio. Un incontro al tramonto, in una sera di luna piena ed eclissi lunare. Un incontro per parlare della struttura dello spazio educativo, un incontro tra chi crea, chi progetta e chi costruisce. Un incontro tra persone, ognuna con un sogno, ognuna con aspirazioni ed ispirazioni, ognuna con un talento. Ed è così che fino al calar del sole abbiamo parlato, misurato, ragionato, sentito, scelto un materiale piuttosto che un altro. Siamo scesi a compromessi, abbiamo valutato, rivalutato e cambiato. Quando un gruppo si forma e non sa ancora che è formato, ognuno squadra l'altro, lo osserva, lo sente, lo percepisce.. cerca di capire la sua esperienza, da dove viene, ne osserva i vestiti, il corpo, le mani, come si muove.. E poi si è attenti alle parole, non si sa se osare, quanto osare nell'esprimersi.. Quando un gruppo si forma, perchè si formi c'è bisogno di apertura, di ascolto, di spirito di collaborazione, di voglia di mettersi in gioco, di ricredersi, di accettare, di crescere. In un gruppo si cresce. Solo grazie alla condivisione, cresciamo. Cresciamo davvero quando condividiamo la nostra esperienza con gli altri e siamo aperte ad accogliere quella degli altri per arricchire la nostra. Condivisione e arricchimento.. Sì. Sono queste le parole che mi porto nel cuore dopo la serata di ieri. Me le porto nel cuore come obbiettivo, come fine al quale tutti dovremmo e dovremo mirare.. alla fine, tutti siamo qui per un unico obbiettivo comune, che lo vogliam ammettere o no. Poter percepire il sogno di ognuno del gruppo è stato fantastico. Rispetto per la Natura e per la nostra Terra, costruendo con materiali che le rispettino e che lavorino in sinergia tra loro e con noi, che ci abiteremo. [...] Ricordo le domande dei bambini quando abbiamo raccontato del nuovo spazio educativo.. "Ma una casa con la paglia? Ma starà su? E poi con terra?" chiese Luca - "No, si dipinge con l'argilla!"- rispose Olivia. E poi, mentre i grandi sistemavano e stoccavano le balle di paglia, i bimbi iniziarono con le loro costruzioni.. "Giochiamo a carte?- Sì! Ma dove ci sediamo? - Allora, abbiamo bisogno di uno spazio per sederci e stare all'ombra.. costruiamo una capanna!" E così iniziarono a cercare pali, a metterli insieme, a collaborare.. Sentire quel ragionamento, quelle parole, dopo una settimana di summer camp di pura autosufficienza, in cui abbiam costruito tutto ciò di cui avevamo bisogno, per me è stato un grandissimo orgoglio, e sentire questi bimbi, queste bimbe, che stanno crescendo con noi, anno dopo anno, passo dopo passo, consapevolezza dopo consapevolezza.. è una delle gioie più grandi che possano esistere. Immediatamente pensiamo a tutti quei bimbi e a tutte quelle bimbe che fanno parte della nostra vita, di come ci arricchiscono e di come noi arricchiamo loro, e sì, sentiamo che questo è il nostro Progetto di Vita, il nostro talento, la nostra vocazione, il nostro dono per gli altri.. quello che potremmo fare 24 ore al giorno ed essere felici. Sì, sentiamo che Proyecto Intikilla è quello spazio nato da noi e per tutti, che sta per essere costruito, che accoglierà e continuerà a farci crescere nel rispetto di noi stessi, della Terra e di tutti quelli che la abitano. Abbiamo conosciuto tante persone che finora ci hanno e ci stanno aiutando in questa realizzazione, e wow! Quante sono! Dobbiamo inziare a scrivere la lista.. Ognuno/a merita di essere riconosciuto e ringraziato. Quindi, oggi, con queste parole, voglio ringraziare Alice e Ivàn per aver avuto il coraggio di dar ascolto a noi stessi, per aver pensato che questo progetto fosse da pazzi un anno fa quando l'abbiamo pensato, e che sì, avremmo trovato altri pazzi come noi che ci avrebbero creduto. E poi voglio ringraziare tutte quelle persone che hanno contribuito e che stanno contribuendo, ognuno/a alla sua maniera e nella sua Unicità, a questo grande progetto in questo piccolo angolo di Universo. Grazie a chi ci sta aiutando a renderlo Realtà, a fare comUnità e a Crescere.


Sì, è stata un'eclissi di ombra e di luce, di dualità e di unione. Di cambi e di nuove nascite.



In Lak'ech.



Nella foto in copertina e in basso a destra, la meravigliosa rappresentazione di una possibilità costruttiva, creata da Adam di Case d'Erba.




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